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La normativa brasiliana disciplina in maniera rigida la concessione del visto d’ingresso in Brasile per stranieri che intendano svolgere attività lavorative remunerate.

Il visto di lavoro subordinato, rilasciato allo straniero assunto da una società costituita in Brasile, potrà essere concesso per un periodo iniziale di uno o due anni (rinnovabile) e sara sottoposto alla normativa locale sul lavoro.

Tra i presupposti per la concessione di tale visto, evidenziamo la proporzione tra lavoratori brasiliani e stranieri, in base alla quale la società nazionale deve mantenere una proporzione di 2/3 di funzionari nazionali ed 1/3 di manodopera straniera, sia in numero di dipendenti che in valore di stipendi.

Un altro tipo di visto è quello denominato permanente, che potrà essere richiesto a favore dell’amministratore o direttore straniero inviato da un investitore straniero che dimostri di aver effettuato un investimento minimo equivalente a US$ 200.000,00 nella società brasiliana.

Recentemente, come risultato dell’entrata in vigore delle nuove regole, è stata introdotta la possibilità di richiedere il visto permanente a favore dell’amministratore o direttore straniero di un investitore straniero che dimostri di aver effettuato un investimento minimo equivalente a US$ 50.000,00, con impegno a creare 10 nuovi posti di lavoro, nei successivi 2 anni dall’istallazione della società brasiliana o dall’assunzione delle funzioni del candidato.

Un amministratore o direttore, che abbia ottenuto un visto permanente, potrà amministrare anche altre società appartenenti allo stesso gruppo economico, mediante rilascio di una specifica autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro.

Il visto permanente potrà essere concesso anche ad una persona fisica straniera che effettui direttamente un inv estimento uguale o superiore a R$ 150.000,00, in una società costituita od in fase di costituzione, sulla base della recente Risoluzione Normativa del Consiglio Nazionale di Immigrazione pubblicata il 10.02.2009.Tuttavia, è importante evidenziare che tale nuova Risoluzione prevede determinate esigenze, precedentemente non previste. La più rilevante consiste nell'obbligazione della presentazione di un Piano di Investimenti che specifichi dettagliatamente il progetto da sviluppare in Brasile. D'altro canto, il Consiglio Nazionale dell'Immigrazione valuterà all'atto della richiesta del visto, l'interesse sociale, caratterizzato dalla creazione di manodopera in Brasile, l'aumento della produttività, il trasferimento di tecnologia o la captazione di risorse per settori specifici.

Oltre alle modifiche summenzionate, la Risoluzione prevede che tale visto, garantirà allo straniero una durata di soggiorno di 3 anni.

In ultimo, la risoluzione prevede che potranno avvenire ispezioni in loco per verificare l`esercizio regolare delle attività da parte dello straniero, nonché l'adempimento del Piano di Investimenti.

Infine, una terza categoria di visti è quella prevista per i tecnici.In caso d’emergenza (situazione fortuita che metta in rischio la vita, l’ambiente,  ilpatrimonio o che abbia occasionato l’interruzione della produzione o della prestazione di un servizio), potrà essere concesso direttamente dalla ripartizione consolare competente, un visto di 30 giorni, non prorogabile.

Nelle altre ipotesi è possibile richiedere il visto per un termine determinato ed improrogabile di 90 giorni, oppure per 12 mesi (prorogabile per uguale periodo), essendo vietata espressamente la trasformazione in visto permanente.