Come fare business in Brasile: Legislazione per investire
24-Il Contenzioso civile e commerciale col Brasile
Pubblicato da Consulente Online, Last modified by Consulente Online il 23 luglio 2019 09:40 PM

24.1 Giurisdizione nel Contenzioso Civile e Commerciale
Il Codice Civile Brasiliano, istituito dalla Legge Federale n° 10.406, del 10.1.2002, che ha revocato espressamente il precedente Codice Civile del 1916 (Legge n° 3.071, del 1°.1.1916) e la Prima Parte del Codice Commerciale (Legge n° 556, del 25.6.1850), si configura come la base più rilevante per le decisioni giuridiche che coinvolgono argomenti di natura civile e commerciale. Il Codice Commerciale, attualmente, regola soltanto le relazioni che coinvolgono il commercio marittimo.
Il contenzioso civile e commerciale è definito dalle misure statali che hanno giurisdizione generale e da un unico giudice, le cui decisioni potranno essere revisionate, su richiesta della parte soccombente, da un Tribunale Statale. La Costituzione Brasiliana non prevede il giudizio di una giuria in casi commerciali e civili.
Le regole processuali sono espresse nel Codice di Procedura Civile, che è anche una legge federale. In funzione del sistema federativo, l'organizzazione giudiziaria e le regole specifiche sulla competenza sono stabilite dalla legislazione statale. In generale, le misure statali non sono specializzate e hanno giurisdizione per casi civili, commerciali, criminali e di famiglia.
Il procedimento d'ingiunzione deve instaurarsi nel domicilio dell'accusato. Tale regola si applica alle persone fisiche e giuridiche. Il consenso delle parti all'elezione di un foro diverso, così come stabilito nel contratto, è accettato per fissare la competenza, dal momento che non c'è una regola specifica per la sua determinazione o non sia riconosciuta come abusiva. Il processo giuridico in materia civile e commerciale non è riservato, essendo di pubblico accesso, eccetto quando sono coinvolti fatti di famiglia.
24.2 Costi Processuali
Le parti in causa devono pagare i costi del processo giuridico, che variano da stato a stato. La regola è che i costi iniziali siano pagati dalla parte che avvia l'azione giuridica, normalmente calcolati come la percentuale del valore discusso, essendo gli altri pagamenti eseguiti, in caso di ricorsi, dalla parte che ricorre in giudizio.
Le spese legali per i servizi prestati sono di solito stabilite tenendo come base una percentuale di valore discusso o da fissare. Tale percentuale risulta da un accordo tra l'avvocato e il proprio cliente ed è calcolata considerando vari fattori, come il valore richiesto dal giudice, la complessità del lavoro svolto, il periodo di trasmissione del processo, la capacità del cliente di pagare e la competenza e l'esperienza dell'avvocato. Nella maggior parte dei casi, il cliente paga un valore iniziale, che è dedotto dal saldo finale in caso di vittoria del procedimento.
Inoltre, il Codice di Procedura Civile definisce che tutte le spese effettuate dalla parte vincitrice siano pagate dalla controparte soccombente, situazione denominata soccombenza. Tale situazione include il rimborso della tassa giudiziaria, delle spese generali del processo e degli onorari pagati a periti e ad assistenti tecnici, così come il pagamento degli onorari degli avvocati. Questi ultimi sono definiti dal giudice, secondo le regole processuali, e sono dovuti all'avvocato, senza confonderli con le spese legali pattuite direttamente con il cliente.
24.3 Procedimenti Preliminari
Esistono varie forme di procedimenti. Questo lavoro descriverà solo il processo ordinario, che è il più comune nei casi che coinvolgono contratti o responsabilità civile per i quali si discutano valori superiori a sessanta salari minimi e a condizione che non ci sia un provvedimento processuale proprio, pertinente al procedimento sommario e a quello speciale.
Un'azione civile o commerciale inizia con la presentazione del caso da parte dell'avvocato dell'autore della petizione iniziale davanti all'organo giudicante che abbia competenza sul caso, secondo i dettami della legge di organizzazione giuridica statale. Il passo successivo è l'ordine di comparizione dell'accusato, che deve essere effettuato tramite posta o ufficiale giudiziario. In entrambe le ipotesi, deve essere consegnata una copia della petizione iniziale all'accusato affinché possa rispondere all'azione in breve termine (di solito quindici giorni). Se il colpevole è incerto o sconosciuto, così come quando il luogo di domicilio risulti ignoto o inaccessibile, la legislazione processuale permette la sua citazione attraverso un redazionale, ossia tramite pubblicazione sui giornali.
L'accusato deve procurarsi un avvocato che lo difenda. Quest'ultimo, a sua volta, sottomette a giudizio una strategia di difesa in risposta alle accuse della parte denunciante, che dovrà quindi presentare un'ulteriore petizione, chiamata replica, spiegando la sua risposta ai punti di diritto e di fatto sollevati dall'accusato. Nel frattempo il giudice dovrà richiedere alla parti che vengano prodotte delle prove da presentare in sede di giudizio. In seguito, se il diritto in questione ammette transazione, il magistrato designerà l'udienza preliminare che ha come obiettivo la conciliazione delle parti in causa.
Se tale conciliazione non portasse a risultato e l'azione presenti le condizioni per proseguire, il giudice dovrà risanare il processo, cioè un giudizio preliminare su tutte le questioni formali e procedurali sollevate dalle parti, eccetto il merito del caso. Il giudice può, a questo punto, per esempio, giudicare l'autore come carente nell'azione se non siano state soddisfatte le condizioni dell'azione, in particolare: legittimità, interesse, e possibilità giuridica della richiesta. Se il processo si svolge in condizioni regolari, compete al giudice decidere quando le prove saranno ammesse e prodotte dalle parti.
24.4 Prove
Tutto il processo, ma soprattutto la raccolta delle prove, è interamente condotta dal giudice. All'inizio, le prove documentali devono essere presentate in giudizio insieme alla petizione iniziale. L'accusato dovrà anche presentare la propria prova documentale con la contestazione. Come regola, gli altri documenti relativi al caso, che diventano importanti durante l'evolversi del procedimento, possono essere presentati dalle parti in qualsiasi momento, garantendo alla controparte il diritto di esprimersi a riguardo.
La prova non documentale, che deve essere prodotta in seguito, è la perizia, o perizie, di professionisti specializzati, come contabili, ingegneri, medici, etc. Il giudice deve nominare il perito giuridico e le parti formulano domande scritte alle quali verrà data risposta sempre scritta. Le parti hanno anche il diritto di nominare periti assistenti a propria scelta per rispondere alle domande e formulare critiche alle perizie del perito giuridico. Il passo successivo è l'udienza di istruttoria e il giudizio, che avrà luogo nella data determinata dal giudice incaricato del caso, dopo che le parti abbiano avuto l'opportunità di discutere ampiamente la prova documentale e di esaminare il report del perito giuridico.
Le parti sottomettono previamente al giudice una lista di testimoni che desiderano siano interrogati. Nell'udienza, il giudice farà, in primo luogo, un interrogatorio dei testimoni, in seguito, darà agli avvocati delle parti il diritto di formulare domande. Tale interrogatorio non sarà fatto direttamente al testimone, ma al giudice che potrà ripetere, riformulare o ricusare tali domande fatte dagli avvocati. Un'altra caratteristica importante è che entrambe le parti possono deporre, ma, in questo caso, la parte non è considerata un testimone. Solo i testimoni sono sotto giuramento. L'udienza è riportata in forma scritta.
La decisione del caso può avvenire immediatamente, se non ci sia, in seguito all'udienza, la presentazione di ragioni finali da parte delle parti in causa, con commenti sull'udienza e sulle prove prodotte. Il giudice dovrà quindi riesaminare tutto il processo e giudicarlo.
Come si vede, nel sistema brasiliano, per il processo ordinario, non esiste un trial, nel senso di un evento ininterrotto nel quale sono prodotte tutte le prove. Di fatto, la prova si produce passo dopo passo e viene progressivamente incorporata agli atti del processo, e il suo scopo è la definizione della convinzione del giudice.
24.5 Verdetto
Il verdetto del giudice deve essere formulato per iscritto, deve contenere una breve descrizione delle parti, riassunto della richiesta iniziale e della risposta dell'accusato, così come la registrazione dei principali fatti avvenuti nella fase di istruzione del processo, la sua opinione sulle questioni di fatto e di diritto coinvolte e il suo giudizio. La sentenza può determinare il diritto all'indennizzo, può ordinare a una parte di agire in un modo specifico o anche dichiarare un'esatta interpretazione di un clausola contrattuale.
24.6 Provvedimenti Urgenti
Nella petizione iniziale, in via eccezionale, l'autore può richiedere al magistrato l'anticipazione degli effetti della sentenza. Pertanto dovrà presentare al giudice elementi di prova sufficienti per provare la verosimiglianza di quanto presunto, così come giustificare il timore di danno irreparabile o di difficile riparazione.
L'anticipazione degli effetti della custodia può anche essere concessa nel corso del processo, a partire da quando uno o più richieste si dimostrino incontrovertibili.
Nel sistema processuale brasiliano, c'è il procedimento di custodia cautelare che può essere comminato prima del processo principale, come misura preparatoria o in forma incidentale. In entrambi i casi, si mira a tutelare, in modo urgente, i diritti della parte soccombente. Il magistrato può concedere la custodia cautelare se si presentano le condizioni fumus boni iuris e periculum in mora.
24.7 Ricorsi
Il sistema brasiliano permette molti ricorsi, sia durante le decisioni finali (sentenze e accordi) che in quelle interlocutorie, queste ultime consistono in decisioni che determinano una questione incidentale, senza dare soluzione finale alla disputa.
Alla fine del 2005 (Legge 11.187, del 19 ottobre 2005), una riforma processuale ha ristretto la possibilità di ricorso contro decisioni interlocutorie. Sempre che ci sia una decisione interlocutoria suscettibile di causare danno grave e di difficile riparazione, così come in caso di inammissibilità di appello e nei relativi effetti dell'appello, la parte potrà ricorrere, chiedendo la revisione da parte del tribunale. Se non rispettati questi requisiti, la parte potrà fare anche ricorso. In questi casi, che sono rari, il ricorso non sarà intrapreso immediatamente in tribunale, ma resterà agli atti e sarà analizzato soltanto in caso di eventuale giudizio nel ricorso in appello.
Di norma, il ricorso non sospende il processo. Lo stesso avvocato può proseguire con il caso nelle istanze superiori di giudizio. I ricorsi sono giudicati da una camera del tribunale statale composta da un giudice relatore e da un numero pari di altri giudici. La camera può rivedere la decisione in relazione alla sua interpretazione dei fatti e del diritto.
Dalla decisione del tribunale statale che giudica i ricorsi intermedi, si passa il ricorso ai tribunali federali superiori, che sono il Tribunale Superiore di Giustizia e il Supremo Tribunale Federale. Se la parte allega violazione del trattato o della legge federale o un'interpretazione differente della legge federale da parte di un altro tribunale statale, può presentare riscorso al Tribunale Superiore di Giustizia. Se la violazione presentata riguarda la costituzione federale, si può presentare ricorso al Supremo Tribunale Federale. Entrambi i ricorsi possono essere presentati allo stesso tempo, ma la loro accettazione è ristretta.
A questo punto, non è ammesso la discussione dei fatti, ma solo delle questioni di diritto dai tribunali superiori federali, che sono organizzati in classi. Il ricorso ai tribunali superiori federali non sospende il processo e la parte può iniziare l'esecuzione del giudizio.
24.8 Esecuzione del Giudizio
Quando la parte vincitrice ottiene la decisione finale, ha diritto a iniziare l'esecuzione del giudizio per farlo valere a proprio favore. L'esecuzione deve iniziare tramite la presentazione di una semplice petizione negli stessi atti di azione decisi in merito al caso.
Alla fine del 2005 (Legge 11.232, del 22 dicembre del 2005), è stata approvata una modifica del Codice di Procedura Civile che mira a velocizzare l'esecuzione del giudizio.
In molti casi, il giudizio definisce quale indennizzo debba essere pagato e su che base, pertanto, il valore di tale indennizzo deve essere determinato tramite una discussione tra le parti riguardo la base di calcolo per definirlo. La parte giudicata sarà quindi intimata, nella persona del proprio avvocato, ad effettuare il pagamento. In questo momento, in caso voglia discutere il valore pattuito dall'autore dell'ingiunzione, l'accusato può presentare le obiezioni che ritiene necessarie, ma deve in qualsiasi caso, depositare in giudizio tale valore
o presentare beni da pignorare a garanzia dell'esecuzione del giudizio. Trattandosi di sentenza che determina la richiesta di cosa certa o incerta, il giudice determinerà provvedimenti che assicurino il risultato pratico equivalente all'adempimento. In caso si riferisca all'obbligo di assumere
o meno un comportamento, il giudice fisserà un periodo di scadenza per l'esecuzione della sentenza. In entrambi i casi, non esiste impugnazione, il debitore potrà solo difendersi incidentalmente.
Essendo l'esecuzione per quantità certa contro il debitore che deve assolvere l'obbligo, in caso questi non paghi il debito né faccia ricorso entro il limite di quindici giorni, contati dall'intimazione nelle persona del proprio avvocato, la condanna sarà maggiorata del 10%. In questo caso sarà data opportunità al creditore affinché indichi beni di proprietà del debitore che desideri pignorare.
Realizzati gli atti di pignoramento e di validazione, il debitore sarà intimato, ancora una volta nella persona del suo avvocato, affinché impugni la sentenza. Tale ricorso non interrompe il processo esecutivo; anche se viene conferito effetto sospensivo all'impugnazione, l'esecuzione potrà proseguire provvisoriamente, tramite la prestazione di una cauzione per il creditore.
Se, infine, l'accusato non disponga il pagamento del valore o non attui la pratica definita in giudizio, i beni pignorati devono essere validati giudizialmente e venduti tramite alienazione promossa proprio dal creditore o in asta pubblica, essendo il prodotto di vendita usato per pagare la parte vincitrice.
L'ordinamento giuridico brasiliano non prevede pene detentive per debiti civili, essendo il diritto alla libertà di grado superiore secondo la Costituzione Federale. Le uniche ipotesi di detenzione per procedimenti civili sono ristrette al debitore di alimenti.
24.9 Procedimento di Riscossione
La riscossione di titoli esecutivi extra-giudiziali, ossia, lettere di cambio, cambiali, note di credito, obbligazioni, assegni, contratti o altri definiti per legge, è realizzata attraverso azione esecutiva verso il debitore solvente.
Il procedimento ha come obiettivo l'esproprio dei beni del debitore al fine di soddisfare il diritto del creditore, dovendo questi, una volta iniziato il procedimento, depositare in giudizio il valore pattuito o presentare beni da pignorare per poter discutere la riscossione del debito.
Quando la parte è titolare del documento o del titolo senza forza esecutiva e mira ad ottenere il pagamento in denaro, impegno di cosa fruibile o di un determinato bene mobile, si potrà utilizzare anche come procedimento monitorio, che rappresenta il procedimento giuridico rapido per ottenere il titolo esecutivo per via giudiziale.

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