Come fare business in Brasile: Legislazione per investire
18-Istituzioni Finanziarie in Brasile
Pubblicato da Consulente Online, Last modified by Consulente Online il 23 luglio 2019 09:35 PM

18.1 Istituzioni Finanziarie
La base legale della regolamentazione del settore finanziario e bancario brasiliano si trova nelle Costituzione Federale (art. 192), nella legge che dispone per le istituzioni finanziarie (Legge n° 4.595, del 31.12.1964) e nelle leggi ad esse connesse (come la Legge n° 4.728, del 14.7.1965, che disciplina il mercato dei capitali e stabilisce i mezzi per il suo sviluppo; la Legge n° 6.385, del 7.12.1976, che regola il mercato dei valori mobiliari e istituisce la Commissione dei Valori mobiliari; e la Legge n° 4.131, del 3.9.1962, che riguarda l'utilizzo del capitale straniero e le rimesse di valori all'estero). Oltre a queste leggi, sono importanti le norme fissate dalle autorità monetarie, come le risoluzioni del Consiglio Monetario Nazionale (CMN) e le circolari della Banca Centrale del Brasile (BACEN).
Il Sistema Finanziario Nazionale è composto dal CMN, dal BACEN, dal Banco do Brasil S.A., dalla Banca Nazionale per lo sviluppo Economico e Sociale (BNDES) e da altre istituzioni finanziarie pubbliche e private. Tra queste istituzioni, emerge il CMN, massima autorità monetaria, responsabile per la formulazione delle politiche monetaria e di credito, comprese quelle relative al cambio e alla regolamentazione delle operazioni delle istituzioni finanziarie in generale.
Spetta invece al BACEN il compito di far rispettare le norme espresse dal CMN e fissare gli obblighi di legge, come: esercitare il controllo del credito sotto tutte le forme, effettuare il controllo sui capitali stranieri, realizzare operazioni di sconto e prestito alle istituzioni finanziarie bancarie, essere depositario delle riserve ufficiali di oro, moneta straniera e dei diritti speciali di prelievo, controllare tutte le istituzioni finanziarie, applicare le multe previste dalla legge, concedere autorizzazione di avvio attività alle istituzioni finanziarie e stabilire condizioni per il possesso e l'esercizio di qualsiasi carica amministrativa presso le istituzioni finanziarie private.
18.2 Principali Istituzioni Finanziarie
I - Settore Pubblico
In Brasile, i governi federali e statali controllano alcune banche commerciali e istituzioni finanziarie che hanno come principale obiettivo l'incremento dello sviluppo economico, con enfasi sui settori dell'agricoltura e dell'industria. Oltre alle attività bancarie commerciali, le banche statali di sviluppo agiscono come filiali regionali indipendenti di sviluppo.
Le banche controllate dal Governo brasiliano includono il Banco do Brasil, il BNDES, e altre banche del settore pubblico di sviluppo, banche commerciali e miste. Il Banco do Brasil, controllato dal Governo Federale e fornitore su larga scala di prodotti bancari sia nel settore pubblico che privato, è la maggior banca commerciale del Brasile. Il BNDES, banca di sviluppo controllata dal Governo Federale, ha come principale attività la concessione di finanziamenti, essendo il principale attore in ambito di politica degli investimenti del Governo Federale. Tali finanziamenti sono concessi al settore privato, principalmente ad industrie, a medio e lungo termine, in forma diretta o indiretta, attraverso altre istituzioni finanziarie del settore pubblico o privato. Le altre banche di sviluppo, commerciali e miste del settore pubblico, includono il Banco da Amazônia e Banco do Nordeste do Brasil S.A., così come alcune delle banche commerciali e miste controllate dai governi statali.
II - Settore Privato
Il settore finanziario privato include banche commerciali, miste, società di investimento, finanziamento e credito, società di locazione ad uso commerciale, istituzioni assicuratrici e altre entità. In Brasile, i maggiori attori del mercato finanziario sono i conglomerati finanziari, coinvolti nell'attività bancaria commerciale e nella banca di investimento, finanziamento, locazione ad uso commerciale , negoziazione dei valori mobiliari, brokeraggio e assicurazioni. Ci sono vari tipi di istituzioni finanziarie del settore privato in Brasile, tra le quali emergono:
a) banche miste, istituzioni finanziarie, private o pubbliche, che realizzano operazioni attive, passive e accessorie, con intermediazione dei seguenti fondi: commerciale, di investimento e/o di sviluppo, di credito immobiliare, di locazione ad uso commerciale e di credito, finanziamento e investimento. Queste operazioni sono soggette alle stesse norme legali applicabili alle singole istituzioni corrispondenti ai relativi fondi, in particolare il fondo di sviluppo è applicabile solo da una banca pubblica. La banca mista deve essere costituita con almeno due fondi, uno dei quali, obbligatoriamente commerciale o di investimento, ed essere organizzata sotto forma di Società per Azioni. Le istituzioni con fondo commerciale possono accettare depositi a vista. Nella loro ragione sociale deve comparire l'espressione "Banca" (Risoluzione CMN n° 2.099, 17.8.1994);
b) banche commerciali, istituzioni finanziarie, private o pubbliche, che hanno come obiettivo principale la fornitura di risorse necessarie per finanziare, a corto e medio termine, il commercio, l'industria, le società prestatrici di servizi, le persone fisiche e il settore terziario in generale. I depositi a vista, liberamente movimentati, sono un'attività tipica della banca commerciale, la quale può anche accettare risorse derivanti da depositi a termine e da altri prodotti ammessi dalla regolamentazione in vigore. Deve essere formata sotto forme di Società per Azioni e nella ragione sociale deve comparire l'espressione "Banca" (Risoluzione CMN n° 2.099/94);
c) banche di investimento, istituzioni finanziarie di natura privata, specializzate nelle operazioni di partecipazione societaria di carattere temporaneo, di finanziamento dell'attività produttiva per mantenere il capitale fisso e circolante e dell'amministrazione delle risorse di terzi. Devono essere costituite sotto forma di Società per Azioni e adottare nella propria ragione sociale l'espressione "Banca di Investimento". Non detengono conti corrente e accettano depositi a termine, rimesse di risorse, estere ed interne, e vendita di quote di fondi di investimento da loro amministrati. Le principali operazioni attive sono quelle di finanziamento del capitale circolante e fisso, sottoscrizione o acquisizione di titoli e valori mobiliari, depositi inter-finanziari e rimesse di prestiti esteri (Risoluzione CMN n° 2.624, del 29.7.1999).
18.3 Principali Requisiti per il Funzionamento delle Istituzioni Finanziarie in Brasile
Secondo le disposizioni della Legge n° 4.595/64 e delle altre norme pertinenti, l'operatività delle istituzioni finanziarie in Brasile deve rispettare i seguenti requisiti:
a) le istituzioni finanziarie devono ottenere previa autorizzazione dal BACEN e, quando ci sia la partecipazione di entità straniere, anche dal Potere Esecutivo tramite decreto;
b) le istituzioni finanziarie private, eccetto quelle di investimento, potranno solo partecipare al capitale di qualsiasi tipo di società con previa autorizzazione del BACEN, opportunamente richiesta ed espressamente concessa, salvo i casi di garanzia di sottoscrizione, alle condizioni che sono state stabilite, a carattere generale, dal CMN;
c) le istituzioni finanziarie possono essere proprietarie di immobili solo se occupati e utilizzati per svolgere la propria attività. Se i beni immobili vengono trasferiti a un'istituzione finanziaria come pagamento di un debito, l'istituzione finanziaria dovrà completare il trasferimento di tali beni, entro il termine di un anno, prorogabile fino a due volte a discrezione del BACEN;
d) le istituzioni finanziarie devono rispettare, come regola, il limite di esposizione verso un singolo cliente, di un ammontare corrispondente al 25% del proprio Capitale Regolamentare, nella contrattazione delle operazioni di credito e locazione ad uso commerciale e nella prestazione delle garanzie, compreso per i crediti derivanti da operazioni con derivati (Risoluzione CMN n° 2.844, del 29.6.2001);
e) le istituzioni finanziarie non possono concedere prestiti a qualsiasi impresa che detenga più del 10% del suo capitale sociale, salvo in circostanze eccezionali, limitate e soggette alla previa approvazione del BACEN;
f) le istituzioni finanziarie non possono concedere prestiti a qualsiasi impresa che detenga più del 10% del suo capitale sociale, eccetto nell'ipotesi di acquisizione dei titoli di debito emessi dalle proprie sussidiarie di locazione ad uso commerciale;
g) le istituzioni finanziarie non possono concedere prestiti ai propri dirigenti e ai membri del consiglio consultivo o amministrativo, fiscale e similari, così come ai rispettivi coniugi o parenti, fino al secondo grado di parentela.
18.4 Requisiti Minimi di Capitalizzazione
delle Istituzioni Finanziarie
La Risoluzione CMN n° 2.099/94 (e successivi aggiornamenti) ha adattato, con alcune modifiche, la regolamentazione bancaria del Brasile alle regole di adeguazione del capitale, basate sul rischio, per adempiere l'Accordo di Basilea. Tale Risoluzione ha anche stabilito livelli minimi di capitalizzazione per le istituzioni finanziarie, secondo le attività svolte. Norme successive hanno istituito criteri di verifica più rigorosi che, in termini generali, sono più restrittivi di quelli stabiliti nell'Accordo di Basilea. Nei termini della Risoluzione CMN n° 2.099/94, furono stabiliti i seguenti livelli minimi di capitalizzazione:
a) R$17.500.000,00 (diciassette milioni e cinquecentomila reais): banca commerciale e fondo commerciale di banca mista;
b) R$12.500.000,00 (dodici milioni e cinquecentomila reais): banca di investimento, banca di sviluppo, corrispondenti fondi di banca mista e cassa economica;
c) R$7.000.000,00 (sette milioni di reais): società di credito, finanziamento e investimento, società di credito immobiliare, società di locazione ad uso commerciale e corrispondenti fondi di banca mista;
d)R$4.000.000,00 (quattro milioni di reais): agenzia per lo sviluppo;
e) R$3.000.000,00 (tre milioni di reais): società ipotecaria;
f) R$1.500.000,00 (un milione e cinquecentomila reais): società di brokeraggio di titoli e valori mobiliari e società distributrici di titoli e valori mobiliari, che amministrino fondi di investimento nelle modalità regolamentate dal BACEN, eccetto fondi di investimento in quote di fondi di investimento, o società di investimento, che siano abilitate a realizzare operazioni su incarico, così come operazioni di garanzia per la sottoscrizione di valori mobiliari destinati alla rivendita, di hedging e/o di swap, nel quale le società stesse si assumano qualsiasi diritto od obbligo verso le controparti;
g) R$550.000,00 (cinquecentocinquantamila reais): società di brokeraggio di titoli e valori mobiliari e società distributrici di titoli e valori mobiliari, che esercitino attività non incluse nell'occorrenza precedente;
h) R$350.000,00 (trecentocinquantamila reais): agenti di cambio; e
i) R$200.000,00 (duecentomila reais): società di credito al microimprenditore e all'impresa di piccole dimensioni.
In caso l'istituzione abbia la propria casa madre o agenzia principale e almeno il 90% (novanta per cento) delle filiali in attività fuori dagli stati di Rio de Janeiro e/o di San Paolo, i livelli di capitale realizzato e il patrimonio liquido richiesto subiranno una riduzione del 30%, ad eccezione dell'agenzia per lo sviluppo e della società di credito al micro-imprenditore e all'impresa di piccole dimensioni.
Per la banca mista, la banca commerciale, la banca di investimento o l'agenzia per lo sviluppo che operino sul mercato di cambio, deve essere aggiunto l'ammontare di R$6.500.000,00 (sei milioni e cinquecentomila reais)ai valori di capitale realizzato e patrimonio liquido.
Oltre alla necessità del limite minimo di capitale realizzato e patrimonio liquido, le istituzioni finanziarie devono mantenere il valore del patrimonio liquido compatibile con il grado di rischio della struttura dei propri attivi, in accordo con la classificazione di rischio descritta nella Risoluzione CMN n° 2.099/94.
La Risoluzione CMN n° 3.398, del 29.8.2006, stabilisce che, in caso sia constatato il mancato rispetto dei limiti di capitale minimo o dei limite operazionali, il BACEN convocherà i rappresentanti legali dell'istituzione e, se necessario, gli amministratori per informarli delle misure che sarà necessario adottare per rimediare alla mancanza. L'istituzione dovrà presentare, per ottenere approvazione del BACEN, un piano di regolarizzazione che contenga le misure che dovranno essere adottate per l'inquadramento e rispettivo cronogramma di esecuzione, che non potrà essere superiore a sei mesi, prorogabili a discrezione del BACEN per più di due periodi uguali.
18.5 Investimento Estero in Istituzioni Finanziarie Brasiliane
L'articolo 52 dell'Atto delle Disposizioni Costituzionali Transitorie della Costituzione Federale brasiliana ammette l'apertura di nuove agenzie di istituzioni finanziarie con sede all'estero e l'aumento di capitale delle istituzioni finanziarie con sede nel Paese, da parte di persone fisiche o giuridiche, residenti o domiciliate all'estero, solo quando il rispettivo investimento risulti da un accordo internazionale, di reciprocità o di interesse del Governo Federale. Tali investimenti stranieri sono soggetti alla registrazione nel BACEN, come tutti gli altri investimenti stranieri in altri settori economici, in conformità con la Legge n° 4.131/62.
Inoltre, emerge che le istituzioni finanziarie straniere potranno funzionare in Brasile solo tramite decreto del Potere Esecutivo e saranno soggette agli stessi limiti o restrizioni applicabili alle banche brasiliane insediate o che vogliano insediarsi nel Paese delle suddette istituzioni straniere.
18.6 Locazione ad Uso Commerciale
Le operazioni di locazione ad uso commerciale sono regolate dalla Legge n° 6.099 e successivi aggiornamenti, e dalla Risoluzione CMN n° 2.309, del 28.8.1996.
I - Società brasiliane di locazione ad uso commerciale
Solo le società di locazione ad uso commerciale debitamente autorizzate dal BACEN possono realizzare operazioni di locazione ad uso commerciale sul mercato brasiliano. Gli investimenti stranieri in società di locazione ad uso commerciale sono soggetti alla stessa disciplina applicata alle istituzioni finanziarie in generale, secondo quanto sopra descritto.
Per essere autorizzata a realizzare operazioni di locazione ad uso commerciale, la società deve essere costituita come Società per Azioni. La società deve soddisfare le esigenze minime di capitale determinate dal CMN. Le attività delle società di locazione ad uso commerciale sono ristrette alla realizzazione di attività di locazione ad uso commerciale e la loro ragione sociale dovrà obbligatoriamente contenere l'espressione "Locazione ad uso commerciale ".
I limiti minimi stabiliti nella regolamentazione in vigore per le operazioni di locazione ad uso commerciale finanziaria variano da due a tre anni, secondo la vita utile dei rispettivi beni. Le controprestazioni e gli altri pagamenti devono essere realizzati in moneta corrente nazionale e potranno essere definiti conformemente ai tassi di interesse fluttuanti, o in accordo con la variazione del costo dei flussi dei fondi sul mercato interno o anche per la variazione del dollaro o di altra moneta, in caso di operazioni realizzate con risorse proveniente dall'estero.
Le regole sopra descritte riguardo i limiti minimi e l'aggiustamento delle controprestazione e altri pagamenti non si applicano alle operazioni di locazione o di locazione ad uso commerciale operazionale. In caso di queste ultime, esse sono di competenza delle banche miste con fondo di locazione ad uso commerciale e di società di locazione ad uso commerciale e sono anche soggette alla disciplina prevista nella Risoluzione n° 2.309/96. Le operazioni di locazione sono regolate dal Codice Civile.
II - Locazione ad uso commerciale internazionale
Le operazione di locazione ad uso commerciale internazionale, sia finanziaria che operazionale, sono attualmente disciplinate dalla Risoluzione del BACEN n° 3.844, del 24.3.2010, e dalla Circolare del BACEN n° 3.491, della stessa data. Tali regolamentazioni dispongono che saranno oggetto di registrazione nel BACEN: (i) le operazioni di locazione ad uso commerciale finanziaria estera (leasing finanziario), contrattate tra locatore domiciliato all'estero e locatario in Brasile, che abbiano un limite di pagamento superiore a 360 giorni; (ii) operazioni contrattate tra persona fisica o giuridica residente, domiciliata o con sede in Brasile e persona fisica o giuridica residente, domiciliata o con sede all'estero, relative alla locazione ad uso commerciale operazionale estera, con limite superiore ai 360 giorni.
I contratti nelle due modalità di locazione ad uso commerciale estera possono avere come oggetto beni di capitale, beni mobili e/o beni immobili, di proprietà di stranieri, nuovi o usati, osservando i dazi l'importazione di beni nel Paese.
Per la registrazione al BACEN, la locazione ad uso commerciale operazionale estera deve rispettare le seguenti regole: (i) le controprestazioni devono comprendere il costo di locazione del bene e dei servizi inerenti la disponibilità del bene al locatario, non potendo il valore dei pagamenti superare il 90% del costo del bene; (ii) il limite contrattuale deve essere inferiore al 75% del limite di vita utile del bene; (iii) il prezzo per l'esercizio dell'opzione di acquisto deve corrispondere al valore di mercato del bene in locazione; e (iv) il contratto non può prevedere il pagamento del valore residuale garantito.
Per la locazione ad uso commerciale finanziaria estera, si applicano le seguenti regole: (i) limite totale di operazione limitata alla vita utile del bene; (ii) le controprestazioni devono essere compatibili con le pratiche sul mercato internazionale; (iii) le prestazioni contrattuali con parcelle fisse, devono essere distribuite nel tempo in modo che, in qualsiasi momento dall'attuazione del contratto, la proporzione tra l'ammontare totale già trasferito all'estero e il valore della locazione non sia superiore alla proporzione esistente tra il tempo già trascorso e la durata totale dell'operazione; e (iv) il contratto deve contenere la clausola di opzione di acquisto o di rinnovo del limite di durata del contratto. Secondo quanto previsto nella Risoluzione n° 3.844/10 e nella Circolare n° 3.491/10, ai fini della registrazione dell'operazione di locazione ad uso commerciale estera nel BACEN, sarà considerata come vita utile del bene quella comunicata secondo il caso: (i) dal fabbricante, nel caso si tratti di un bene nuovo; (ii) dal fabbricante o dall'organizzazione specifica, straniera o nazionale, in caso di bene usato; o (iii) dalla società specializzata, in caso di immobile.

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