Come fare business in Brasile: Legislazione per investire
17-Energia Elettrica in Brasile
Pubblicato da Consulente Online, Last modified by Consulente Online il 23 luglio 2019 09:34 PM


17.1 Introduzione
Il settore elettrico brasiliano ha passato profonde e significative alterazioni nel decennio del 1990 durante il Governo del Presidente Fernando Henrique Cardoso4, in particolare la ridefinizione del ruolo dello Stato, l'implementazione graduale di un modello economico basato sulla libera concorrenza e l'ingresso massivo degli investimenti privati nel settore.
Le modifiche ebbero inizio nel 1995, quando fu approvato l'Emendamento n° 6 della Costituzione Federale, che ha eliminato dalla normativa costituzionale il concetto di impresa brasiliana a capitale nazionale, rendendo possibile l'ingresso di capitale straniero nel settore, anche per l'acquisizione di società concessionarie. Nel 1995, furono redatte le Leggi n° 8.987 e 9.074, considerate un simbolo nel settore elettrico, poiché disciplinano l'assegnazione delle autorizzazioni per lo sfruttamento dell'energia elettrica e sono la base per il rilascio di nuove concessioni e di privatizzazioni delle concessionarie di servizi pubblici di energia elettrica, così come per la definizione del regolamento applicabile ai nuovi attori comparsi nel settore elettrico.'
4 Il Presidente Fernando Henrique Cardoso ha governato per due mandati, dal 1995 al 1998 e dal 1999 al 2002. Le modifiche significative nel settore elettrico sono avvenute durante il primo mandato.
5 Regolano il processo brasiliano di privatizzazione la Legge n° 8.031/90, che ha creato il Programma Nazionale di Privatizzazione; la Legge n° 8.666/93 (Normativa sulle Gare d’Appalto a Evidenza Pubblica), che ha definito i processi applicabili alla gara d’appalto; le Leggi n° 8.987/95 e 9.074/95, che fissano la disciplina generale delle assegnazioni; la Legge n° 9.427/97, che crea la ANEEL e stabilisce le direttici della concessione dei servizi pubblici dell’energia elettrica; la Legge n° 9.648/98, che, tra le altre materie, prevede la ristrutturazione del settore elettrico e la privatizzazione delle Centrali Elettriche Brasiliane (Eletrobras) e loro sussidiarie (Eletrosul, Eletronorte, Chesf e Furnas).
Nel 1996, secondo la Legge n° 9.427, è stata creato l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (ANEEL), agenzia indipendente per la regolamentazione del settore. In seguito è stata redatta la Legge n° 9.648, che ha apportato importanti direttive per l'implementazione del nuovo modello del sistema elettrico brasiliano.
Di base, il nuovo modello persegue la progressiva liberalizzazione delle attività del settore elettrico, tramite concessione o autorizzazione per la prestazione dei servizi di gestione e di distribuzione dell'energia elettrica alle imprese a capitale privato e con la privatizzazione delle imprese concessionarie, con l'attivazione di un'agenzia regolatrice autonoma e indipendente per controllare e regolare il settore, privilegiando, quindi, il settore privato come investitore e la competizione tra i prestatori di servizio.
Il modello è stato parzialmente instaurato. Tra il 1995 e il 2002, sono state rilasciate concessioni di gestione, avendo nel frattempo privatizzato approssimativamente il 70 % delle società distributrici di energia elettrica e solo il 20% delle società di produzione dell'energia elettrica.
Nel 2001, il Paese ha affrontato una crisi nell'approvvigionamento di energia elettrica, che ha portato il Governo ad adottare diverse misure per contenere il consumo e incentivare la creazione di energia, misure che sono culminate nella redazione della Legge n° 10.438/02, a cui si deve l'introduzione di nuove regole. In quel periodo, le questioni pertinenti al settore furono ampiamente discusse, con la convinzione che, nonostante i meriti, il modello necessiti di correzioni.
Il Presidente Luiz Inàcio Lula da Silva ha assunto la guida del Paese nel gennaio del 2003 e, davanti alla nuova politica del Governo, il Ministero delle Miniere e dell'Energia (MME), nel luglio dello stesso anno, ha divulgato le direttrici base di un nuovo modello normativo per il settore elettrico. C11 dicembre 2003, le regole del nuovo modello sono state redatte attraverso le misure Provvisorie n° 144 e 145, posteriormente convertite, rispettivamente, in Leggi n°10.8486 e 10.847, del 15.3.2004, considerate il simbolo normativo del modello attuale.
Tra gli importanti cambi dall'attuale modello, c'è l'attribuzione di più poteri al MME, tramite il trasferimento dei servizi dall'Ente al Ministero. Oltre a ciò, sono stati creati due ambienti distinti per la contrattazione dell'energia elettrica: l'Ambiente della Libera Contrattazione e l'Ambiente della Contrattazione Regolata (quest'ultimo sotto regime di pool), al quale partecipano obbligatoriamente tutte le concessionarie produttrici e distributrici. È stata creata la Camera per la Commercializzazione dell'Energia Elettrica (CCEE), che seguì il Mercato dei Distributori di Energia Elettrica (MAE) istituito dal precedente Governo, con missioni di controllo e liquidazione delle transazioni non coperte da contratti bilaterali. Il nuovo modello si caratterizza per la forte pianificazione del settore, attuata dal MME con l'appoggio e il sussidio della Società di Ricerca Energetica (EPE), creata dalla Legge n° 10.847/2004, e dal controllo delle attività nel settore, esercitato dal suddetto Ministero.
17.2 Organi di Settore
Lo stimolo alla competizione è rinforzato dalla necessità di avviare una profonda ristrutturazione del settore elettrico, ristrutturazione attuata in due tappe, come sopra esposto, comprendendo la definizione (i) degli agenti responsabili per la regolamentazione e per l'operatività del nuovo sistema elettrico brasiliano; (ii) delle caratteristiche basilari che il nuovo sistema deve coprire per avviare l'implementazione di un modello efficiente e competitivo; e (iii) dei modelli contrattuali applicabili al settore. Il Consiglio Nazionale di Politica Energetica
6 Le Legge n° 10.848 è regolamentata dal Decreto n° 5.163/04, posteriormente modificato dai Decreti n° 5.249/04, 5.271/04 e 5.499/05. (CNPE)', organo di competenza del Presidente della Repubblica, è stato creato con la finalità di formulare politiche nazionali e metodi specifici destinati a promuovere l'approvvigionamento razionale delle risorse energetiche, assicurando i servizi necessari alle aree più remote o di difficile accesso, rivedendo periodicamente le matrici energetiche e stabilendo le direttrici per programmi specifici, tra gli altri obiettivi.
Si fa notare la creazione, tramite la Legge n° 9.427/96, dell'ente regolatore specifico per il settore elettrico, la ANEELB, un'autarchia vincolata al MME9, dotata di competenza ed entrate proprie, e l'Autorità per l'Energia Elettrica (ONS), persona giuridica di diritto privato, senza fini di lucro, creata in seguito alla Legge n°9.648/98 e integrata dagli agenti del settore elettrico e dai consumatori liberi, secondo la pertinente legislazione.
Sinteticamente, spetta alla ANEEL "regolare e controllare la produzione, trasmissione, distribuzione e commercializzazione dell'energia elettrica" (Legge n° 9.427/96, art. 22)10, mentre l'ONS è fondamentalmente responsabile per "le attività di coordinamento e controllo dell'operazione di gestione e trasmissione dell'energia elettrica nei sistemi interconnessi" (Decreto n° 2.655/98, art. 25).
7 Il CNPE è creato dalla Legge n° 9.478/97.
8 Creata dalla Legge n° 9.247/96, le sue competenze furono successivamente modificate dalle Leggi n° 9.648/98, 9.649/98, 9.986/00, 10.438/02 e 10.848/04.
9 La Legge n° 10.683/03 definisce le materie che sono di competenza del MME, tra di esse: geologia, risorse minerarie ed energetiche, approvvigionamento dell’energia idraulica, miniere e metallurgia, petrolio, combustibile ed energia elettrica, come quella nucleare. Sono di competenza del MME anche l’energia rurale e l’agro-energia, elettrificazione rurale, quando si basa sulle risorse vincolate al Sistema Elettrico Nazionale.
10 La Legge n° 9.427/96 ha autorizzato la ANEEL a decentralizzare le proprie attività a favore degli Stati. La decentralizzazione è stata eseguita tramite cooperazione con agenzie regolatrici statali, costituite per legge. Le attività delegate sono quelle di controllo e mediazione tra consumatori e concessionarie, con l’obiettivo di snellire le rispettive attività. La ANEEL, come contropartita finanziaria, passa parte delle risorse derivanti dalla riscossione della tassa di controllo alle agenzie statali.
Nel 2004, la ANEEL e il MME modificarono le loro competenze, al MME11 spettarono i poteri significativi per le decisioni sulle questioni pertinenti al settore. La ANEEL è passata ad esercitare le attività di promozione delle gare d'appalto, mantenendo la propria competenza per il controllo delle concessioni, regolamentazione tariffaria e regolamento della commercializzazione dell'energia elettrica.
Le attività di coordinamento e di controllo dell'operazione di gestione e di trasmissione del sistema inter-collegato continuano ad essere eseguite dal ONS, che resta una persona giuridica di diritto privato, non più autorizzato dalla ANEEL, ma dal Potere Concedente, controllato e regolato dalla ANEEL.12
Il settore elettrico brasiliano è, in gran parte, interconnesso, poiché i suoi principali agenti operano in modo coordinato, per massimizzare l'efficienza del processo produttivo. Tale operazione, coordinata e implementata già nel decennio degli anni '70 e per lungo tempo guidata dal Gruppo Coordinatore per l'Operatività Interconnessa (GC01), è oggi attribuita all'ONS e amministrata tramite circolari di gestione.
Furono create la Società di Ricerca Energetica (EPE)13 e la Camera di Commercio dell'Energia Elettrica (CCEE)14. La EPE è stata creata come società pubblica di ricerca e pianificazione subordinata al MME. Gli studi e le ricerche attuati dalla EPE hanno dato origine alla formulazione, alla pianificazione e all'implementazione delle azioni del MME. Già la CCEE fu creata per seguire il MAE11 (che è stato tolto dal
11 È toccato al MME elaborare piani di assegnazione, definire direttrici per le gare d’appalto e promuoverle per l’assegnazione della concessione.
12 La Legge n° 10.484/04 ha alterato gli articoli 13 e 14 della Legge n° 9.648/98. Dei cinque Direttore del ONS, tre sono scelti dal MME, compreso il Direttore Generale.
13 La creazione della EPE è stata autorizzata dalla Legge n° 10.847/04.
14 La creazione della CCEE è stata autorizzata dalla Legge n° 10.848/04 e dal Decreto n° 5.177/04.
15 Il Mercato all’Ingrosso dell’Energia Elettrica (MAE), previsto dalla Legge n° 9.648/98, inizialmente supportato dall’Accordo del Mercato, è stato creato come contratto multilaterale di adesione firmato da attori del settore elettrico (partecipanti volontari od obbligatori nel modello attuale), come persona giuridica di diritto privato, senza fini di lucro, sotto autorizzazione del Potere Concedente, regolamentata e controllata dalla ANEEL con lo scopo di avviare la commercializzazione dell'energia elettrica. La CCEE è integrata, obbligatoriamente, da attori del settore, compresi i liberi consumatori. Spetta alla ANEEL istituire la Convenzione di Commercializzazione, che ha stabilito le condizioni di commercializzazione dell'energia elettrica e le basi dell'organizzazione, del funzionamento e i compiti della CCEE, così come le regole e i processi di commercializzazione.16
È stato creato anche, in ambito MME, il Comitato di Monitoraggio del Settore Elettrico (CMSE)17, per validare permanentemente la continuità e la sicurezza dell'approvvigionamento elettro-energetico sul territorio nazionale.
Infine, bisogna sottolineare l'esistenza della Eletrobras – Centrais Elétricas Brasileiras S.A., società per azioni aperta, con 52,45% delle azioni di proprietà del Governo brasiliano, 12,3% del BNDESParticipapóes S.A. (BNDESPar), 4,2% del Fondo Nazionale per lo Sviluppo (FND) e più del 30% delle azioni negoziate sulle Borse Valori di San Paolo (BOVESPA), Madrid e New York, che agisce come attore del Governo brasiliano.
MAE, secondo le disposizioni del Decreto n° 2.655/98 e Risoluzioni ANEEL applicabili), ed è destinato a processare le operazioni libere di compra-vendita di energia elettrica, con particolare rilevanza alle operazioni a breve termine (mercato spot). In seguito, è stata autorizzata la creazione del MAE nei termini della Legge n° 10.433/02, come persona giuridica di diritto privato, sottoposta all’autorizzazione, regolamentazione e controllo della ANEEL. Il MAE è destinato a disciplinare commercialmente e finanziariamente le operazioni di compra-vendita dell’energia elettrica. L’erogazione dell’energia contrattata è stata coordinata ed effettuata dall’ONS.
16 La Convenzione di Commercializzazione è stata regolata dal Decreto n° 5.177/04 e dalla Risoluzione Normativa della ANEEL n° 109, del 26.10.2004.
17 Costituito per mezzo del Decreto n° 5.175/04, il Comitato di Monitoraggio del Settore Elettrico (CMSE) con principale obiettivo quello di evitare il mancato rifornimento del mercato dell’energia elettrica. Per questo, è necessaria un’evoluzione del mercato di consumo, lo sviluppo della programmazione delle opere, identificando anche le difficoltà di carattere tecnico, ambientale, commerciale e istituzionale che possano coinvolgere la regolarità e la sicurezza del rifornimento.
È la holding delle concessionarie dell'energia elettrica sotto controllo federale (Chesf, Furnas, Eletronorte, Eletrosul etc.), è azionista della Itaipu Binacional, con il 50% delle azioni, azionista di minoranza di alcune società statali di energia elettrica sotto controllo degli Stati, amministra "fondi" costituiti con risorse della Riserva Globale di Reversibilità (RGR), del Calcolo dei Consumi Energetici di Combustibili (CCC) e dell'Indice di Sviluppo Energetico (CDE), amministra le operazioni di compra-vendita del Programma di Incentivazione delle Fonti Alternative di Energia Elettrica (Proinfa), finanzia attività pubbliche e private per l'energia elettrica e commercializza, in Brasile, l'energia elettrica prodotta nell'impianto bi-nazionale Itaipu.
17.3 Attività e Attori del Settore
Nel 1995, con l'obiettivo di organizzare il sistema elettrico brasiliano e inizializzare il processo di liberalizzazione del settore, sono state definite e organizzate le tradizionali attività di gestione, trasmissione e distribuzione, così come le rispettive concessioni.
Il modello concorrenziale ha come fondamento lo stimolo alla competizione, con l'obiettivo di rendere più flessibile l'offerta e la domanda, sono stati inseriti nuovi attori nel settore:
a) società che vendono e importano energia elettrica;
b) nuova categoria di offerenti (produttori) di energia elettrica: il produttore indipendente, definito come la persona giuridica o il consorzio di imprese che riceve la concessione o l'autorizzazione per intraprendere attività nell'ambito della produzione dell'energia elettrica destinata alla commercializzazione totale o parziale, a nome e rischio proprio (questo è, in assenza di monopolio, quel che accade per le concessionarie del servizio pubblico di energia elettrica e senza la fissazione di tariffe);
c) anche i consumatori finali liberi, coloro che scelgono il fornitore di energia con il quale stipulare un contratto di servizio, sono destinati ad aumentare progressivamente.
La competizione è data soprattutto per le attività di gestione e commercializzazione, che esigono un livello minimo di regolamentazione, poiché la trasmissione e la distribuzione, considerate monopoli naturali, sono fortemente regolate.
Le nuove regole nel 2004 hanno ridefinito la commercializzazione dell'energia tra gli attori del settore, soprattutto per il sistema di gestione e distribuzione.
Nella Costituzione Federale, si attribuisce all'Unione, titolare del potenziale dell'energia idraulica, la competenza di gestire direttamente o mediante concessione, permesso o autorizzazione, 'i servizi e l'installazione di impianti per l'energia elettrica e lo sfruttamento energetico dei corsi d'acquaH~1'
Così, nel settore elettrico brasiliano, le attività di gestione, trasmissione, distribuzione e commercializzazione dell'energia elettrica sono considerate in modo distinto, considerando le metodologie di assegnazione e contrattazione dei rispettivi servizi.
Tali servizi e attività possono essere definiti secondo i seguenti passaggi. 17.3.1 Produzione
La produzione è intesa come la trasformazione di qualsiasi forma di energia in energia elettrica. A differenza di altri paesi, il settore elettrico brasiliano si caratterizza per avere il 93% della capacità di creazione dell'origine idraulica al proprio interno.
18 Art. 21, XII, “b” della Costituzione Federale.
Per l'assegnazione dell'autorizzazione ad avviare l'attività idroelettrica e termoelettrica si considerano la modalità di gestione (prestazione di servizio pubblico, gestione delle risorse come produttore indipendente
o come auto-produttore19) e la capacità dei potenziali idraulici e termici.
17.3.2 Trasmissione
Per trasmissione si intende il servizio pubblico di trasporto ad alta tensione, dell'energia elettrica prodotta dalle centrali fino agli utenti finali. Poiché il Brasile dispone di numerose risorse idriche, gli impianti sono costruiti dove il potenziale idro-energetico è più elevato, molte volte in luoghi non prossimi ai mercati dei consumatori, ragione per la quale il Paese possiede una delle reti di trasmissione interconnessa più sviluppate al mondo. A questa rete interconnessa di trasmissione si dà il nome di Rete Base del Sistema Elettrico Interconnesso Nazionale (SIN). Alle regioni del Paese non raggiunte dalle linee di trasmissione interconnesse, si dà il nome di Sistema Isolato.
È il sistema interconnesso che, dal punto di vista strutturale, permette la contrattazione del fornitore di energia, attraverso la garanzia del libero accesso degli attori del settore e dei liberi consumatori ai sistemi dei concessionari dei servizi pubblici di trasmissione e distribuzione, tramite il pagamento del costo di trasporto connesso.
È importante sottolineare, infine, che il servizio di trasmissione è gestito solo dal regime di concessione del servizio pubblico, essendo, senza dubbio, uno dei segmenti più regolamentati del settore.
Bisogna menzionare che, secondo la Legge n° 12.111, del 9.12.2009,
19 La Legge n° 9.074/95 e successivi aggiornamenti e il Decreto n° 2.003/96 hanno disciplinato le attività del produttore indipendente e dell’auto-produttore come persona fisica o giuridica
o consorzio di società che ricevono concessione o autorizzazione per la produzione di energia elettrica destinata al suo uso esclusivo, potendo, tramite permesso specifico, commercializzare, con le stesse basi, l’eventuale esubero temporaneo di energia elettrica. regolamentata dal Decreto n27.246, del 28.7.2010, gli impianti di trasmissione destinati all'interconnessione internazionale, connessi alla Rete Base, sono passati, a partire dal 12 gennaio 2011, ad essere oggetto di concessione del servizio pubblico di trasmissione, ottenuta tramite gara d'appalto, preceduto da trattato internazionale.
17.3.3 Distribuzione
La distribuzione è il servizio pubblico di trasporto di energia a bassa tensione tramite una rete capillare, prestato dai terminali delle linee di trasmissione (dove viene realizzata la riduzione di tensione) fino ai consumatori finali.
Il contratto di concessione dei servizi di distribuzione garantisce alle concessionarie il rifornimento di energia per il pubblico di monopolio localizzato nella propria area di concessione. Così, i consumatori di monopolio sono quelli che non possono esercitare l'opzione di acquisto da un altro fornitore che non sia il distributore locale. I consumatori potenzialmente liberi sono quelli che, in funzione di carica e tensione (attualmente consumatori di tensione uguale o superiore ai 69 kV con richiesta maggiore o uguale ai 3 MW), nonostante siano localizzati nell'area di concessione della distributrice, possono optare per l'approvvigionamento di energia elettrica da un altro fornitore, stabilendo liberamente le condizioni del contratto. I consumatori liberi sono quelli che attuano quest'ultima opzione. La distributrice è anche obbligata a dare libero accesso ai propri impianti di distribuzione, tramite pagamento per i costi di trasporto.
17.3.4 Commercializzazione
A partire dalla promulgazione della Legge n° 9.648/98, la commercializzazione è passata ad essere dotata di denominazione specifica, potendo essere realizzata distintamente dalla altre attività del settore, tramite autorizzazione. Così, oltre alle attività di commercializzazione sviluppate dai produttori e dai distributori, esiste la figura del commerciante, ossia, la società che, senza avere costi attivi fissi (reti, generatori etc.), può comprare energia e venderla ai consumatori liberi e alla imprese di distribuzione, oltre a realizzare operazioni di importazione ed esportazione di energia elettrica.
17.3.5 De-Verticalizzazione delle Attività
Secondo la Legge n° 10.848/04, le concessionarie e le imprese autorizzate a utilizzare il sistema interconnesso non possono più essere controllate o collegate alle società che sviluppano attività di distribuzione. Le distributrici non possono più sviluppare attività di gestione e di trasmissione, vendere energia a consumatori liberi, eccetto alle unità consumatrici localizzate nella propria area di concessione, esercitare attività estranee all'oggetto della concessione e avere partecipazioni, in forma diretta o indiretta, in altre società, con alcune eccezioni. Le attività di gestione e di trasmissione possono continuare ad essere verticalmente integrate. La suddetta legge stabilisce un termine entro il quale le società implementino il processo di de-verticalizzazione.
17.4 Contrattazione nel Settore Elettrico
L'attuale modello ha modificato sostanzialmente le regole per la contrattazione dell'energia. Ha formalizzato due aree per la commercializzazione dell'energia, Ambiente della Libera Contrattazione (ALC) e Ambiente della Contrattazione Regolata (Pool). Tutti gli attori sono obbligati a commercializzare l'energia del sistema interconnesso in uno di questi due ambienti.
L'acquisto di energia elettrica da parte delle concessionarie, società con
permesso o autorizzate dal servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica del Sistema Interconnesso, e il rifornimento di energia elettrica per il mercato regolato devono essere fatti nel Pool. Così, tutte le vendite di energia alle distributrici devono essere fatte nel Pool tramite aste, restando le distributrici obbligate a garantire il servizio alla totalità del proprio mercato tramite regolare contrattazione.
In questo sistema, la contrattazione è formalizzata attraverso contratti bilaterali denominati Contratto di Commercializzazione dell'Energia in Ambiente Regolato (CCEAR), stipulati tra ciascuna società concessionaria o autorizzata a gestire e tutte le imprese di distribuzione. I contratti saranno commisurati alla quantità o disponibilità dell'energia. Le distributrici sono obbligate a offrire garanzie, e la contrattazione è realizzata con una gara d'appalto indetta dalla ANEEL, che può promuoverlo direttamente o con intermediazione della CCEE. Le tariffe di partecipazione sono rigorosamente regolate in questo ambiente, dovendo essere omologate dalla ANEEL.
I contratti di compra-vendita di energia stipulati nel Pool implicano necessariamente partecipazioni a lungo termine: per attività esistenti che detengono già la concessione o autorizzazione (denominate "energia vecchiaH), il limite di partecipazione è di minimo 3 anni e massimo 15 anni e, per attività nuove (denominate "energia nuovaH), il limite di partecipazione è di minimo 15 anni e massimo 35 anni. In accordo con il MME, verrà assicurato il flusso di ritorno stabile agli investitori e sarà garantito il contributo al finanziamento delle opere di espansione del settore elettrico.
I produttori indipendenti (idroelettrici e termoelettrici) e gli auto-produttori che commercializzano le eccedenze potranno partecipare al Pool, al ALC o entrambi simultaneamente. Nel caso integrino il Pool e passino a contrattare energia in questo ambiente, saranno soggetti a tutte le rispettive regole, ammesso che continuino le attività nel ALC a proprio nome e rischio.
Nel ALC, devono essere realizzate solo le operazioni di compra-vendita di energia elettrica che coinvolgano gli agenti concessionari e autorizzati a produrre, commercianti, importatori di energia elettrica e consumatori liberi.
La contrattazione nel ALC deve essere formalizzata da contratti bilaterali liberamente negoziati dalle parti, secondo le regole e i processi di commercializzazione specifici, fissando la registrazione e la liquidazione dei contratti firmati alla CCEE.
Nella CCEE, devono essere registrati tutti i contratti di vendita dell'energia tra gli attori commercianti, gestori, distributori, consumatori liberi, compreso il contratto dell'Itaipu, contratti iniziali, tra gli altri. Devono essere liquidati alla CCEE anche gli acquisti di energia sul mercato a breve termine (non coperti da contratti bilaterali), spettando alla CCEE stabilire il prezzo di liquidazione delle differenze da applicare a queste transazioni.
I consumatori liberi possono comprare energia soltanto dalle concessionarie del servizio pubblico, dai produttori indipendenti, dagli auto-produttori con energia in eccedenza, dai commercianti, dagli importatori e dalle distributrici nella loro area di concessione. Le distributrici passeranno quindi a non poter più vendere energia ai consumatori liberi, eccetto a quelli localizzati nella propria area di concessione.
È stato stabilito che i contratti registrati alla CCEE non implicano l'impiego fisico dell'energia elettrica e che le vendite di energia elettrica da parte di qualsiasi attore del settore debbano essere garantite per produzione propria o per contratti di compra-vendita di energia. Per il nuovo modello, eventuali divergenze tra i componenti della CCEE dovranno essere risolte con arbitrato.
Nel modello attuale, le concessioni e le autorizzazione per l'espansione della produzione sono ottenute attraverso aste promosse dal MME (eccetto le unità di piccola entità). In tali aste, resta assicurata la vendita integrale (o quasi integrale) dell'energia da produrre.
Con l'avvento della Legge n° 12.111/09, l'acquisto di energia da parte delle distributrici dei sistemi isolati è, secondo i modelli già esistenti nel SIN, obbligatoriamente preceduto da asta.
17,4,1 Trasmissione e Distribuzione
Considerando la trasmissione e le distribuzione come attività distinte, restano da menzionare brevemente i contratti specifici.
Per quel che concerne la trasmissione, le linee che compongono la Rete Base del Sistema Elettrico Interconnesso sono state messe a disposizione dell'ONS dalle concessionarie di trasmissione tramite la stipula di Contratti di Prestazione di Servizi di Trasmissione, mentre quando l'ONS agisce come rappresentante delle concessionarie, si stipulano Contratti di Uso dei Sistemi di Trasmissione con i rispettivi interessati. Gli altri impianti di trasmissione, non integranti la Rete Base, sono direttamente disponibili per gli utilizzatori tramite le concessionarie di trasmissione, essendo i rispettivi contratti firmati con l'intervento dell'ONS. In entrambi i casi, è anche necessaria la stipula del Contratto di Connessione con la rispettiva concessionaria di trasmissione, stabilendo la responsabilità per l'implementazione, operatività e manutenzione delle installazioni di connessione.
Per quel che concerne i servizi di distribuzione, gli accordi devono essere firmati con la concessionaria o con la detentrice del permesso di distribuzione locale, nello specifico si tratta del Contratto di uso del Sistema di Distribuzione (CUSD) e del Contratto di Connessione al Sistema di Distribuzione (CCD).
La ANEEL fissa le tariffe di uso degli impianti di trasmissione e le tariffe d'uso dei sistemi di distribuzione di energia elettrica, nelle modalità applicabili.
Bisogna sempre far notare che uno dei grandi meriti del precedente modello, mantenuto nel modello attuale, è la garanzia di libero accesso degli attori del settore alle linee di trasmissione e di distribuzione e al rispettivo regolamento.
17.5 Pianif~cazione
La pianificazione e il controllo delle attività del settore è uno dei pilastri del modello attuale. Spetta alla EPE elaborare studi e ricerche che possano portare alla formulazione, alla pianificazione e all'implementazione delle azioni del MME, nell'ambito della politica energetica nazionale.
Il MME definirà le nuove iniziative che potranno essere oggetto di gara d'appalto e omologherà la quantità di energia elettrica da contrattare per sopperire a tutte le necessità del mercato nazionale, così come le nuove attività di produzione che integrano la gara d'appalto di contrattazione dell'energia.
Le imprese produttrici e distributrici di energia elettrica, le commercializzanti e i consumatori liberi devono informare il MME sulla quantità di energia necessaria per sopperire al rispettivo mercato o alle proprie necessità.
17.6 Conclusione
L'attuale modello è stato concepito dal Governo come la struttura istituzionale necessaria affinché il settore elettrico brasiliano raggiunga i seguenti obiettivi principali: (i) modicità tariffaria; (ii) migliore qualità nella prestazione del servizio; (iii) continuità nell'approvvigionamento dell'energia; (iv) giusta ricompensa per gli investitori, in modo da incentivarli a espandere il servizio; e (v) universalizzazione del servizio.
Viste le scarse risorse pubbliche, attrarre investimenti privati nel settore è la grande sfida del modello attuale, obiettivo che mira a garantire lo sviluppo economico e sociale del Paese.

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